"Quando non è possibile modificare la realtà bisogna offuscarla: è l'ultimo dovere umanitario che ci rimane".
Un astronauta viene invitato come ospite all'interno di un mastodontico palazzo all'interno del quale viene svolto l'ottavo Congresso di Futurologia, un evento a cui prendono parte i più grandi futurologi di tutto il mondo. Di cosa si parla? Beh, gli insoliti studiosi daranno sfogo a tutta la loro fantasia immaginando come potrebbe essere il mondo fra un secolo, dieci secoli, un millennio. Il congresso si svolge in Costa Rica, dove da giorni infiamma la rivolta. Proprio per sedare i rivoltosi vengono rilasciate delle sostanze psicoattive nell'atmosfera che però porteranno il protagonista a compiere dei viaggi allucinogeni che riempiranno l'intero romanzo.
Ho letto molte critiche su aNobii e sinceramente ci sono rimasto un po' male. Io l'ho trovato un ottimo libro, scritto in maniera magistrale. Qualcuno potrebbe obiettare che è un po' troppo monotematico, perché in realtà nel libro non c'è altro se non una serie di viaggi allucinati compiuti dal protagonista. In realtà è proprio questa la forza del romanzo. A un certo punto non si capisce più quando un fatto è reale o un'allucinazione, facendo venire seri dubbi anche nel finale. E' un finale vero, o il protagonista è ancora sotto i fumi della droga? Il messaggio di fondo che mi sono permesso di interpretare si potrebbe riassumere così: la vita non è che uno stato mentale. Una frase che troverete anche nel film "Oltre il giardino", di cui mi permetto di consigliare la visione. Se qualcosa, dentro di noi, cambia, o per l'effetto di droghe o per fenomeni tipo Matrix o semplicemente per misteriosi fenomeni psicologici, come possiamo accorgerci che quel che stiamo vedendo sia irreale? Quanto ho appena detto si riferisce al messaggio che ho voluto per forza tirar fuori dal libro, in realtà questo romanzo è impostato in maniera del tutto burlesca, ricordando un po' il modo di scrivere del nostro Stefano Benni, quindi non so quanto in realtà sia da prendere sul serio. Comunque è davvero divertente, e in questo Lem mi ha colto di sorpresa. Infatti l'unico altro libro dell'autore che avevo letto era "Solaris", un testo decisamente serioso. Del resto del libro è meglio non parlare perché rischierei di svelare parti interessanti della trama, però credetemi quando vi dico che ci sono molte altre cose interessanti all'interno del volume.
Nota finale: ho fatto un breve discorso sul concetto di realtà ma, per favore, non venitemi a dire che non serve leggere fantascienza per questo tipo di speculazioni "filosofiche". In questi casi come in altri, la fantascienza serve per creare degli spunti di discussione e non per dare delle risposte. Per approfondire il discorso "realtà" invito a leggere dei veri testi filosofici.