mercoledì 28 settembre 2011

ASSURDO UNIVERSO di Fredric Brown


Il protagonista (di nome Keith) è, neanche a dirlo, uno scrittore di fantascienza. Sfortuna vuole che il malcapitato venga colpito da un razzo spaziale in caduta. Dopo l'impatto, lui è l'unico sopravvissuto fra le persone che erano presenti nella struttura colpita dal razzo. Ma a pochi passi da lì iniziano ad avvenire cose strane, una serie di fatti assurdi che saranno spiegati solo alla fine del libro. Il mondo è simile a quello di prima ma non esattamente lo stesso. I guai iniziano quando Keith entra in un negozio e, tirata fuori una moneta da mezzo dollaro per pagare, viene accusato di essere una "spia arturana" cosicché da quel momento diventerà un ricercato e sarà costretto a scappare da qualcosa di assolutamente incomprensibile. Tutto per una comunissima moneta con la quale ci aveva pagato il caffè qualche ora prima.
Capolavoro assoluto della fantascienza. Non è un romanzo sociologico, è leggero e senza pretese, ma lo stile è assolutamente perfetto. Si legge d'un fiato e quando finisce ti dispiace un po'. C'è tutto quello che si vuole da un libro di fantascienza. Non manca il "sense of wonder" che molti invocano nelle letture fs. Ogni riga è interessante e non fa che accrescere la curiosità di scoprire come andrà a finire la storia. L'autore mostra anche un notevole senso dell'ironia che porta il lettore a leggere il romanzo con il sorriso sulle labbra.
L'atmosfera è fantascientifica ma la storia è anche magistralmente impostata come un libro giallo, con una serie di fatti inspiegabili e un mistero da risolvere. Il protagonista si improvvisa dunque detective di sé stesso e farà di tutto, tra una fuga e l'altra dagli agenti interplanetari che gli danno la caccia, per capire cosa diavolo abbia cambiato il suo mondo e con esso la sua vita.
Un autentico manuale della fs. Il libro è stato scritto nel lontano 1949 eppure resta ancora di una qualità eccezionale, a indicare che Fredric Brown era veramente quel genio di cui si parla. 

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